Anna Magnani

Anna Magnani

  • Marzo 07, 2024
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Antidiva per eccellenza, Anna Magnani (Roma, 7 marzo 1908 – Roma, 26 settembre 1973) è stata una figura chiave del neorealismo italiano, interpretando con stile inimitabile il personaggio della popolana focosa e sboccata, ma allo stesso tempo sensibile e generosa, incarnazione dei valori genuini di un’Italia minore.

I personaggi caratterizzati dal suo temperamento focoso e passionale, ma capaci anche di toccanti e imprevedibili dolcezze, le si addicevano in modo perfetto. Anna Magnani è ricordata per quella sua inarrivabile e passionale carica umana, che talvolta sfociava in sanguigne manifestazioni di rabbia o di affetto, e che la distinguevano, oltre come inarrivabile interprete, come donna forte e sensibile, anche se profondamente tormentata.

Diviene ben presto uno dei nomi più richiesti del teatro leggero italiano. Lavora con Vittorio De Sica e con Totò, con il quale recita in numerose riviste, come “Quando meno te l’aspetti” (1940) e “Volumineide” (1942), entrambi di Michele Galdieri. In cinema si rivela nel film “Teresa Venerdì” (1941), di Vittorio De Sica, dove interpreta una bizzarra canzonettista. In seguito interpreterà alcune commedie leggere (“Campo de’ Fiori”, 1943; “L’ultima carrozzella”, 1944; “Quartetto pazzo”, 1945), fino a quando arriva la sua completa rivelazione nel film neorealista “Roma città aperta” (1945) di Roberto Rossellini, con il quale avrà una burrascosa ma intensa relazione amorosa.

Il 1955 è l’anno in cui Anna Magnani vince addirittura il premio Oscar per la sua interpretazione nel film di Daniel Mann, “La rosa tatuata” (The Rose Tatoo, 1955), con Burt Lancaster, tratto dal romanzo di Tennessee Williams. In seguito sarà interprete di pellicole di media-alta qualità, come “Suor Letizia” (1956), “Nella città dell’inferno” (1958) e “Risate di gioia” (1960), il primo e unico film che la vede accanto al suo vecchio compagno di palcoscenico Totò.

Nel 1962 la Magnani prende parte al film “Mamma Roma” di Pier Paolo Pasolini, e gli anni avvenire non le offrono quindi molto a livello cinematografico, così Anna Magnani si rituffa nel teatro, interpretando “La lupa” di Verga, diretta da Franco Zeffirelli, e “Medea” di Anhouil, diretta da Giancarlo Menotti, che la vedono trionfare su tutti i più grandi palcoscenici d’Europa.

L’attrice romana aveva avuto un figlio dall’attore Massimo Serato. Il ragazzo era stato colpito dalla poliomielite, e la madre aveva dedicato il resto della sua vita ad occuparsi di lui. La grande Anna Magnani muore di cancro a Roma il 26 settembre 1973, all’età di sessantacinque anni, assistita fino all’ultimo dall’adorato figlio Luca.

Roberto Benigni

Roberto Benigni

  • Febbraio 27, 2024
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Roberto Remigio Benigni, nato a Castiglion Fiorentino il 27 ottobre 1952, è una figura poliedrica nel panorama dell’arte e dello spettacolo italiano. Attore, comico, regista, sceneggiatore e cantautore, Benigni ha segnato la sua carriera con un talento eclettico e una comicità irriverente.

Inizialmente noto come monologhista teatrale, Benigni ha conquistato il pubblico con la sua comicità ironica e dissacrante. Nel corso degli anni, è diventato uno dei personaggi pubblici più riconosciuti e amati in Italia e nel mondo. La sua presenza cinematografica e televisiva è caratterizzata da un carattere gioioso e irruente, spesso sovvertendo il clima dei programmi di cui è ospite.

Tra i suoi numerosi successi, spicca l’Oscar al miglior attore ottenuto nel 1999 per il film “La vita è bella”, di cui è anche regista. Il film ha ricevuto anche l’Oscar al miglior film straniero, consolidando la reputazione internazionale di Benigni. È l’unico attore italiano a ricevere il Premio Oscar per la miglior interpretazione in un film in lingua straniera.

Nel 2021, alla Mostra del cinema di Venezia, Benigni è stato onorato con il Leone d’oro alla carriera, ulteriore conferma del suo impatto duraturo nell’industria cinematografica. Il suo impegno nella recitazione e divulgazione della Divina Commedia di Dante Alighieri, oltre alla sua interpretazione memorabile del Canto degli Italiani e dei principi costituzionali, gli ha guadagnato consensi sia dal pubblico che dalla critica.

Roberto Benigni, un artista eclettico che ha lasciato un’impronta indelebile nel mondo dell’intrattenimento, continua a essere una figura di riferimento, sia per il suo contributo artistico che per il suo impegno culturale.