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A fianco, due bambini giocano con un "nasone", la fontanella dalla caratteristica forma cilindrica installata in tante piazze e vie della città, presente a Roma fin dalla seconda metà del'Ottocento.
Foto Carlo Riccardi © Archivio Riccardi
1950 - Adulti e ragazzi incuriositi dal fotografo nel quartiere Prenestino.
Foto Carlo Riccardi © Archivio Riccardi
Una baraccopoli sgomberata nel quartiere Ostiense. Sullo sfondo si vede la cupola della parrocchia Santa Maria Regina degli Apostoli alla Montagnola.
Foto Carlo Riccardi © Archivio Riccardi

Maurizio Riccardi e Giovanni Currado

L’obiettivo prevalente di questo progetto è quello di ricostruire, attraverso le fotografie provenienti dall’imponente Archivio Storico Fotografico Riccardi, uno spaccato visivo di Roma nell’immediato dopoguerra.

La città millenaria dalle mille sfaccettature, un museo a cielo aperto, meta turistica sognata in tutto il mondo, con la sua storia, i suoi monumenti e le sue vie rappresenta nell’immaginario internazionale l’idea di imponenza e immortalità. 

Ma a margine di tale grandezza convivono da sempre realtà meno forti e sicure: dopo la seconda guerra mondiale queste realtà si confondevano con i monumenti e i palazzi del centro. La miseria del dopoguerra era sotto gli occhi di tutti, forse perché messa in risalto dal contrasto derivante dalle meraviglie che la Città Eterna offriva.

Ma in pochi anni la città e il Paese hanno conosciuto il boom economico e pian piano, come succede spesso, si tendono a dimenticare le difficoltà quali fondamenta del benessere che in qualche modo è arrivato fino ai nostri giorni.

Le foto di Carlo Riccardi raccontano questo spaccato temporale: un tumulto di sguardi coraggiosi misti a scenari di miseria assoluta, le speranze di chi voleva ricominciare e i primi segnali, positivi e negativi, del Paese che diventava “grande”. 

Un complesso di informazioni visive d’impatto per le nuove generazioni, investite quotidianamente da altri tipi di immagini che poco raccontano delle origini del moderno benessere, e delle difficoltà affrontate per sostenerlo. 

La recente crisi sanitaria ha infatti dimostrato quanto fragile sia il nostro tessuto economico e sociale e come sia facile perdere quel benessere chiamato “normalità” che tutti diamo ormai per scontato. 

L’obiettivo concreto consiste quindi nel fornire argomento di dibattito e riflessione nelle giovani generazioni attraverso l’uso della fotografia storica, rievocando le difficoltà sostenute per ottenere le odierne opportunità e far maturare il sentimento di responsabilità nei confronti delle istituzioni che salvaguardano e promuovono quotidianamente le condizioni che determinano il nostro benessere.

Contemporaneamente il progetto ha permesso il recupero, lo studio e il restauro di migliaia di fotografie ancora da digitalizzare presenti all’interno dell’Archivio Riccardi. 

Proprio grazie a questo progetto è stato quindi possibile realizzare una catalogazione generica sull’archivio e specifica dell’argomento inserendo nel team anche dei consulenti con specifiche attinenze al mondo dell’archiviazione e della fotografia. 

I documenti digitalizzati e catalogati hanno ottenuto infine un importante restauro digitale, eliminando gli effetti del tempo, rendendo più reale l’esperienza dei fruitori di una futura mostra fotografica.