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Giuliano Vassalli - Foto di Carlo Riccardi

Giuliano Vassalli

  • Gennaio 17, 2024
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  • Archivio Riccardi

Giuliano Vassalli (Perugia, 25 aprile 1915 – Roma, 21 ottobre 2009) è stato una figura poliedrica nell’ambito della Resistenza, giurista di prestigio e un influente politico italiano. La sua eredità si estende dalle gesta eroiche della Resistenza alla sua carriera accademica e politica, contribuendo in modo significativo all’evoluzione del sistema giuridico italiano.

Origini e Formazione

Figlio del civilista Filippo, Vassalli si distinse fin da giovane per la sua intraprendenza e dedizione agli studi. Laureatosi in giurisprudenza presso l’Università di Roma nel 1936, collaborò con il fratello Alfredo alla redazione di importanti codici penali, tra cui il celebre “Codice Vassalli”.

Impegno nel PSI e nella Resistenza

Vassalli si unì attivamente al Partito Socialista Italiano (PSI) durante gli anni della Resistenza. Nel 1943, partecipò a una riunione chiave che portò alla costituzione del Partito Socialista Italiano di Unità Proletaria (PSIUP), svolgendo un ruolo cruciale nell’organizzazione e nella fusione di diverse anime della sinistra italiana antifascista.

Dopo l’8 settembre 1943, Vassalli entrò a far parte della resistenza romana come esponente del PSIUP. La sua figura emerse con forza il 24 gennaio 1944, quando orchestrò l’audace azione delle Brigate Matteotti per liberare Sandro Pertini e Giuseppe Saragat dal carcere di Regina Coeli. Questo gesto eroico, ideato e diretto da Vassalli, contribuì a salvare la vita dei futuri Presidenti della Repubblica.

Prigionia e Liberazione

Nel corso del suo impegno nella resistenza, Vassalli fu catturato dai nazisti nell’aprile 1944 e rinchiuso nel carcere di via Tasso, dove subì torture dalle SS. La sua liberazione avvenne miracolosamente il 4 giugno 1944, grazie all’intercessione di papa Pio XII e poco prima dell’arrivo delle forze alleate a Roma.

Carriera Accademica e Forense

Dopo la guerra, Vassalli intraprese una carriera brillante come avvocato e docente universitario. La sua influenza si estese in diverse università italiane, dove insegnò diritto e procedura penale. Autore di una vasta produzione giuridica, Vassalli contribuì significativamente alla formazione di nuove generazioni di giuristi.

Carriera Politica nel Secondo Dopoguerra

La carriera politica di Vassalli si distinse per il suo impegno a favore del PSI. Consigliere comunale e capogruppo del PSI a Roma, Vassalli fu eletto deputato e senatore, contribuendo alle commissioni per la revisione del codice penale e di procedura penale.

Il suo ruolo di Ministro di Grazia e Giustizia nei governi Goria, De Mita e Andreotti VI (dal 1987 al 1991) sottolinea il suo impegno nel promuovere riforme legali cruciali. Nel 1987, Vassalli presentò il disegno di legge delega per la riforma del codice di procedura penale, un progetto che abbracciava i principi democratici e moderni.

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