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Giorgio Bassani

Bassani Giorgio

  • Maggio 02, 2012
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  • Archivio Riccardi

Giorgio Bassani (Bologna, 4 marzo 1916 – Roma, 13 aprile 2000) è stato uno scrittore, poeta e politico italiano, fondatore e poi presidente di Italia Nostra dal 1965 al 1980.

Figura di prim’ordine nel panorama intellettuale italiano, l’uomo dietro successi editoriali come Il Gattopardo di Giuseppe Tomasi di Lampedusa. Responsabile storico della rivista “Botteghe Oscure”. Vincitore di prestigiosi premi letterari come il Premio Strega nel 1956 e del Premio Bagutta nel 1983.

Nato a Bologna il 4 marzo 1916, figlio di Dora Minerbi (1883-1987) e del medico Angelo Enrico Bassani (1885-1948). Scrittore, autore, redattore e poeta.  Nel 1940 pubblicò la sua prima opera Una città di pianura, con lo pseudonimo di Giacomo Marchi. Nel 1944 scrisse le poesie Storie dei poveri amanti e altri versi, mentre nel 1947 portò a termine una seconda raccolta di versi Te lucis ante. Nel 1948, Bassani riceve da Marguerite Caetani la proposta di redigere rivista letteraria “Botteghe Oscure”.

Nel 1955 diventa anche redattore della rivista “Paragone”, fondata nel 1950 da Roberto Longhi e Anna Banti, nella cui redazione conosce, tra gli altri, Pier Paolo Pasolini. Intanto su “Botteghe Oscure” fa pubblicare Mario Soldati, Carlo Cassola, Italo Calvino e Pasolini.  Collabora ad alcune sceneggiature di Mario Soldati, Michelangelo Antonioni, Alessandro Blasetti. Sempre nel 1955 fonda l’associazione “Italia Nostra”.

Nel 1956 pubblica le Cinque storie ferraresi, con le quali vince il Premio Strega. Nel 1957 è docente di storia del teatro all’Accademia Nazionale d’Arte Drammatica “Silvio D’Amico” (fino al 1967). In qualità di consulente e direttore editoriale della Feltrinelli, Bassani riesce a far pubblicare Il Gattopardo di Giuseppe Tomasi di Lampedusa; tra gli autori stranieri ha il merito di far conoscere ai lettori italiani Jorge Luis Borges e soprattutto Boris Pasternak: il cui Il dottor Živago è un’anteprima mondiale e un grande successo di vendite. Il massimo successo editoriale lo ottenne nel 1962, con la pubblicazione del romanzo di formazione Il giardino dei Finzi-Contini, scritto all’Hotel Le Najadi di Santa Marinella, opera che gli assicura il Premio Viareggio. È vicepresidente della “RAI” e dal 1965 presidente di “Italia Nostra”.

Intanto si allontana dal PSI per avvicinarsi ai repubblicani di Ugo La Malfa, amico di vecchia data. Nel 1966 viene scelto come presidente della giuria della Mostra internazionale d’arte cinematografica di Venezia. Seguono la pubblicazione di L’airone 1968, vincitore del Premio Campiello.

Nel 1983 vince il Premio Bagutta con In rima e senza. Nel 1987 esce Gli occhiali d’oro, film diretto da Giuliano Montaldo, ottenendo il Premio Pirandello. Nel 1992 è insignito del Premio Feltrinelli assegnato per la carriera.

Nel 1998 le sue opere vengono raccolte in un volume de I Meridiani di Mondadori con la cura e un saggio critico dello scrittore Roberto Cotroneo.

Muore a Roma il 13 aprile 2000 dopo un lungo periodo di malattia.


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