Lina Merlin, Legge Merlin

Lina Merlin

  • Febbraio 20, 2024
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Lina Merlin (Angelina Merlin) è stata una figura fondamentale nella storia italiana, nata a Pozzonovo nel 1887 e scomparsa a Padova nel 1979. La sua vita straordinaria si è intrecciata con momenti cruciali della politica e della società del XX secolo, ma ciò che la rende “famosa” è la battaglia per l’abolizione della prostituzione, ottenuta nel 1958 con la legge che porta il suo nome: la “Legge Merlin”.

Origini e Formazione: Originaria di Chioggia, Merlin crebbe con il desiderio di conoscenza. Laureatasi in lingua e letteratura francese a Grenoble, presto sviluppò una consapevolezza critica verso le ingiustizie sociali, in particolare quelle subite dalle donne.

Attivismo Socialista: Nel 1919, avvicinata dal fascismo, scelse il socialismo come suo faro ideologico. Collaborando con il deputato Giacomo Matteotti, denunciò le violenze fasciste, subendo per questo cinque arresti e il licenziamento dall’insegnamento nel 1926.

Antifascismo e Resistenza: Durante il regime di Mussolini, Lina Merlin, coinvolta in un complotto antifascista, subì confino in Sardegna. Tornata a Milano nel 1930, partecipò attivamente alla Resistenza, rischiando la vita in azioni partigiane.

Carriera Politica: Eletta all’Assemblea Costituente nel 1946, Merlin fu un faro per i diritti delle donne. Contribuì all’articolo 3 della Costituzione italiana, garantendo l’uguaglianza di genere. Al Senato dal 1948, lottò per lo sviluppo del Polesine e per l’abolizione della prostituzione, ottenuta nel 1958 con la “Legge Merlin”.

Ultimi Anni e Eredità: Dopo il 1961, delusa dal partito, Merlin si ritirò dalla politica. Antidivorzista convinta, morì nel 1979 a Padova, lasciando un’impronta indelebile nella lotta per i diritti delle donne e della società italiana.

Lina Merlin 512
Lina Merlin 512

Lina Merlin, allanagrafe Angelina Merlin, stata una politica, partigiana e insegnante italiana, componente dellAssemblea Costituente e prima donna a essere eletta al Senato.

Bettino Craxi, Partito Socialista Italiano

Bettino Craxi

  • Febbraio 13, 2024
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Bettino Craxi (Milano 1934 – Hammamet, Tunisia, 2000), è stato un politico italiano che ha indubbiamente segnato la storia politica del Paese. Da dirigente della gioventù socialista a membro di spicco del comitato centrale del Partito Socialista Italiano (PSI) dal 1957, Craxi è stato una figura chiave. Autorevole esponente della corrente autonomista, nel 1965 entrò nella direzione del PSI, contribuendo attivamente all’unificazione con i socialdemocratici.

Eletto deputato nel 1969 e vicesegretario del PSI nel 1970, Craxi divenne segretario nazionale nel luglio 1976. La sua leadership mirava al consolidamento dell’autonomia del PSI, specialmente rispetto al Partito Comunista Italiano (PCI). Una strategia che comportò una vivace polemica contro il PCI e un’alleanza spesso tesa con la Democrazia Cristiana.

Il culmine della sua carriera politica fu la guida di due governi di coalizione (1983-1987) tra DC, PSI, PSDI, PLI e PRI. Tuttavia, questo periodo fu segnato dalle inchieste su tangentopoli, portando alle dimissioni di Craxi da segretario del PSI nel 1993. In un discorso alla Camera nel 1993, riconobbe il finanziamento illegale dei partiti, estendendo le responsabilità a tutto il sistema politico.

Condannato, Craxi si ritirò in Tunisia nel 1994. La sua storia è emblematica, riflettendo la complessità della politica italiana. La controversa figura di Craxi rimane un punto di discussione nella storia politica dell’Italia moderna.

Vittorio Bachelet

Vittorio Bachelet

  • Febbraio 11, 2024
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Vittorio Bachelet (Roma, 20 febbraio 1926 – Roma, 12 febbraio 1980) è stato un giurista e politico italiano di spicco nel panorama accademico e politico del secondo dopoguerra, assassinato dalle Brigate Rosse il 12 febbraio 1980.

Nato a Roma, ultimo dei nove figli di Giovanni, ufficiale dell’esercito, e di Maria Bosio, Vittorio Bachelet cresce in un ambiente di forte radicamento cattolico. Nel 1934, si unisce all’Azione Cattolica, iniziando così un percorso di impegno sociale che lo accompagnerà per tutta la vita.

Dopo la maturità classica al Liceo Tasso, nel 1943 si iscrive alla facoltà di giurisprudenza e si unisce alla FUCI. Nel 1947, laureandosi con lode con una tesi in diritto del lavoro, diventa assistente volontario presso la cattedra di diritto amministrativo alla Sapienza. La sua carriera accademica decolla, ottenendo la libera docenza in diritto amministrativo e istituzioni di diritto pubblico.

Vittorio Bachelet pubblica nel 1957 un volume influente sull’attività di coordinamento nell’amministrazione pubblica, divenendo un punto di riferimento legislativo. La sua carriera accademica lo porta a ricoprire ruoli di rilievo presso diverse università italiane, culminando con la nomina a professore ordinario di diritto pubblico dell’economia presso l’Università “La Sapienza” di Roma nel 1974.

Parallelamente alla sua attività accademica, Bachelet rimane attivo nell’Azione Cattolica, diventandone uno dei principali dirigenti nazionali. Dal 1959 al 1973, è Presidente Generale dell’associazione, incarico che svolge con dedizione, promuovendo la riforma interna e la corresponsabilità dei laici nella Chiesa.

Impegnato anche in politica come membro della Democrazia Cristiana, Bachelet viene eletto consigliere comunale a Roma nel 1976 e vicepresidente del Consiglio superiore della magistratura nello stesso anno. Il suo coinvolgimento politico culmina tragicamente il 12 febbraio 1980, quando viene assassinato dalle Brigate Rosse mentre si trova alla Sapienza, dopo una lezione.

La sua eredità è testimoniata dalla missione di rinnovamento dell’Azione Cattolica e dalla sua contribuzione al dibattito accademico in materia di diritto amministrativo. La sua tragica morte lascia un vuoto nel panorama italiano, ma il suo spirito di coraggio e impegno continua a ispirare coloro che si battono per la democrazia e la giustizia.

Roma bellezza miseria coraggio

Roma | Miseria, bellezza, coraggio

  • Febbraio 05, 2024
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  • Archivio Riccardi

Se stai cercando un’esperienza straordinaria per arricchire il tuo evento o spazio, la mostra fotografica “Roma Bellezza Miseria Coraggio” è la soluzione perfetta. Questa mostra unica, curata dall’associazione Quinta Dimensione APS, in collaborazione con l’Archivio Riccardi, porta la storia di Roma del dopoguerra direttamente nel tuo evento, offrendo un viaggio emozionale attraverso le straordinarie fotografie di Carlo Riccardi.

L’esperienza di Roma ovunque: La magia di Roma nel tuo spazio con la mostra fotografica “Roma Bellezza Miseria Coraggio”. La città millenaria catturata nelle foto di Carlo Riccardi diventa accessibile a tutti, trasformando il tuo evento in racconto senza tempo.

Un viaggio nel tempo: Roma, la città dalle mille sfaccettature, un museo a cielo aperto, meta turistica sognata in tutto il mondo, con la sua storia, i suoi monumenti e le sue vie rappresenta nell’immaginario internazionale l’idea di imponenza e immortalità.

Ai margini di tale grandezza convivono da sempre realtà meno forti e sicure. La miseria del dopoguerra era sotto gli occhi di tutti, forse perché messa in risalto dal contrasto derivante dalla bellezza offerta dalla Città Eterna.

In pochi anni Roma e il Paese hanno conosciuto il boom economico e le foto di Carlo Riccardi raccontano questo spaccato temporale e sociale. Un tumulto di sguardi coraggiosi misti a scenari di miseria assoluta, le speranze di chi voleva ricominciare e i primi segnali, del Paese che diventava “grande”.

Esclusività e Flessibilità: Prenotare la mostra “Roma Bellezza Miseria Coraggio” offre esclusività e flessibilità, adattando la mostra alle tue esigenze e al contesto dell’evento, creando un’esperienza su misura per il tuo pubblico.

Contributo Culturale ed Educativo: Oltre a essere un’esperienza visiva di impatto, la mostra contribuisce al sostegno dell’Archivio Riccardi, preservando la memoria storica dell’Italia. Offri al tuo pubblico un’esperienza educativa coinvolgente.

Promozione Limitata e Contatti: Questa opportunità è limitata, assicurati di prenotare la tua data ora. Per informazioni dettagliate e preventivi personalizzati, contatta il nostro team al più presto. Non perdere l’occasione di portare la bellezza, la miseria e il coraggio di Roma nel tuo spazio, arricchendo il tuo evento con una storia che vive attraverso le immagini di Carlo Riccardi.

Scrivi a agrpress@gmail.com per avere più informazioni!

Lavandaie - 503
Lavandaie - 503

Anni ‘50 Donne lavano gli abiti di intere famiglie ai piedi di un acquedotto. La pratica di lavare i panni alle fontane è continuata per diversi anni, in attesa che, negli anni ‘70, l’acqua corrente arrivasse anche nelle abitazioni private delle borgate.

Operai issano i pali della corrente elettrica -581
Operai issano i pali della corrente elettrica -581

Anni ’50 Operai issano i pali della corrente elettrica.

Via Collatina 1963 103
Via Collatina 1963 103

Anni ’60.
Via Collatina. Il boom edilizio all’inizio degli anni ‘60 come risposta alla crescente domanda di abitazioni ha generato al contempo un peggioramento della vita sociale in diversi quartieri della Capitale.

Baraccopoli Tuscolano - 010
Baraccopoli Tuscolano - 010

1956 L’ingresso di una baraccopoli nel quartiere Tuscolano.

Michail Gorbačëv - Foto di Maurizio Riccardi © AGR

Michail Gorbačëv

  • Febbraio 01, 2024
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Michail Sergeevič Gorbačëv, noto anche come Mikhail Gorbachev o Gorbaciov, è stato un influente politico sovietico, successivamente russo a partire dal 1991. Nato nel 1931 a Privol´noe, nella regione di Stavropol´, Gorbačëv ha svolto un ruolo chiave nella trasformazione politica dell’Unione Sovietica.

La sua carriera politica ha avuto inizio nel 1971 quando è entrato a far parte del comitato centrale del Partito Comunista dell’Unione Sovietica (PCUS). Nel 1985, è salito alla carica di segretario generale del PCUS, posizione dalla quale ha cercato di introdurre riforme democratiche nel regime sovietico. Le sue iniziative più note sono state la glasnost (“trasparenza”) e la perestrojka (“ristrutturazione”).

Gorbačëv ha promosso una politica estera improntata al dialogo con gli Stati Uniti e alla non interferenza negli affari dei paesi comunisti dell’Europa dell’Est. Nel 1990, è stato eletto presidente dell’Unione Sovietica, ma il suo mandato è stato segnato da un tentativo di colpo di stato nel 1991 da parte di nostalgici del vecchio regime sovietico. Il fallimento di questo colpo di stato ha rafforzato la posizione di Boris N. Eltsin.

L’instabilità politica, la crisi economica interna e le crescenti tendenze autonomistiche hanno portato alla dissoluzione dell’Unione Sovietica nel dicembre 1991. Nel corso della sua carriera, Gorbačëv ha ricevuto il Premio Nobel per la pace nel 1990. Dopo la fine della sua carriera politica, ha continuato a giocare un ruolo attivo dirigendo a Mosca la Fondazione Internazionale per la Ricerca Sociale, Economica e Politica.

Nato in una famiglia contadina, Gorbačëv ha inizialmente lavorato come meccanico in un’officina di macchine agricole prima di intraprendere la sua carriera politica. Laureatosi in giurisprudenza a Mosca nel 1955, ha progredito rapidamente attraverso le fila del PCUS, diventando segretario del partito locale a Stavropol´ nel 1970.

Gorbačëv ha sperimentato resistenze interne nel tentativo di implementare il suo “nuovo corso” di riforme, che ha portato a una significativa democratizzazione della società sovietica. Tuttavia, ha affrontato notevoli sfide, specialmente sul fronte economico, con il peggioramento delle condizioni di vita della popolazione e l’instabilità crescente. Nel frattempo, i nazionalismi si sono intensificati in regioni come le repubbliche baltiche, il Caucaso e l’Asia Centrale.

Le sue iniziative e il suo ruolo nella storia del XX secolo ne fanno una figura di grande rilevanza nell’ambito politico internazionale. Concludendo, le parole chiave per comprendere la figura di Michail Sergeevič Gorbačëv sono: politico sovietico, riforme democratiche, dissoluzione URSS, glasnost, perestrojka.

Premio Fregene 1999

Premio Fregene

  • Gennaio 31, 2024
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Il Premio Fregene, istituito nel 1979 da Gino Pallotta, era un riconoscimento letterario italiano che annualmente onorava personalità, italiane e straniere, per il loro contributo nei campi letterario, artistico, scientifico e professionale, influenzando la crescita sociale con riflessioni su attualità e storia. Organizzate d’estate a Fregene, nel comune di Fiumicino, le premiazioni hanno caratterizzato l’evento fino alla sua ultima edizione nel 2014. Il premio si è distinto nel panorama dei riconoscimenti culturali, unendo tradizione e modernità, promuovendo un impegno indipendente e una cultura libera da vincoli politici. Con la sua chiusura, il Premio Fregene ha lasciato un segno significativo nella storia dei premi letterari italiani.

Di seguito alcuni scatti dell’edizione 1999, realizzati da Carlo e Maurizio Riccardi, conservati nell’archivio Riccardi.

Sandra Milo

Sandra Milo

  • Gennaio 29, 2024
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  • Archivio Riccardi

Sandra Milo, pseudonimo di Salvatrice Elena Greco, è stata una straordinaria attrice, conduttrice televisiva e figura di spicco nella cultura italiana. Nata a Tunisi il 11 marzo 1933 e scomparsa il 29 gennaio 2024 a Roma, ha lasciato un’impronta indelebile nel mondo dello spettacolo.

Carriera Cinematografica: Una Storia di Successi e Riconoscimenti

La sua carriera cinematografica è stata segnata da ruoli memorabili in film quali “Il generale Della Rovere,” “Adua e le compagne,” “Fantasmi a Roma,” “Giulietta degli spiriti,” e soprattutto “8½,” premiato con l’Oscar. Negli anni ’60, insieme a Claudia Cardinale e Giulietta Masina, è stata una musa ispiratrice del leggendario regista Federico Fellini.

Nata a Tunisi da genitori siciliani e toscani, ha trascorso la sua infanzia a Vicopisano e successivamente a Viareggio. La sua vita personale è stata caratterizzata da eventi drammatici, tra cui il precoce matrimonio a 15 anni e la perdita di un figlio neonato. La Milo ha esordito al cinema nel 1955 con “Lo scapolo” di Antonio Pietrangeli, diventando presto un’icona del cinema italiano.

Collaborazione con Fellini e Ruoli Indimenticabili

La svolta cruciale nella sua carriera è arrivata con l’incontro con Federico Fellini, con il quale ha anche avuto una relazione clandestina durata 17 anni. Sandra Milo ha brillato in capolavori come “8½” (1963) e “Giulietta degli spiriti” (1965), vincendo il Nastro d’argento come miglior attrice non protagonista per entrambi i film.

Nonostante una brusca interruzione della sua carriera negli anni ’60 a seguito di critiche negative per “Vanina Vanini,” ha continuato a lavorare con registi di spicco come Luigi Zampa, Pasquale Festa Campanile e Dino Risi.

Versatilità Artistica: Cinema, Televisione e Teatro

Dopo una pausa di circa un decennio dedicato alla famiglia, la Milo è tornata sullo schermo nel 1979 con film come “Riavanti… Marsch!” e “Tesoromio.” Nel frattempo, ha avviato una carriera televisiva di successo, conducendo programmi come “Piccoli fans” (1985-1989) e “Giorno di festa” (1992).

La sua partecipazione a “L’amore è una cosa meravigliosa” nel 1990 è stata segnata da uno scherzo crudele, diventando una figura di rilievo nella storia della televisione italiana.

Vicende Personali e Impegno Politico

La Milo è stata vicina al Partito Socialista Italiano dagli anni ’60, intrattenendo una relazione con il leader Bettino Craxi negli anni ’80. La sua vita privata è stata segnata da matrimoni, relazioni e anche da vicende giudiziarie, tra cui una condanna nel 1999 per truffa immobiliare.

Anni 2000 e Oltre: Rinascita Artistica e Impegno Sociale

Negli anni 2000, ha continuato a lasciare il suo segno nel mondo dello spettacolo, partecipando a progetti cinematografici come “Il cuore altrove” (2003) e vincendo il premio come migliore attrice al Festival del Cinema di Brooklyn nel 2011 per “W Zappatore.”

Il suo impegno sociale è emerso durante un’intervista televisiva, in cui ha sostenuto l’eutanasia a favore della madre in fin di vita.

Ultimi Anni e Riconoscimenti

Nei suoi ultimi anni, la Milo è stata protagonista di progetti televisivi come “Quelle brave ragazze” (2022) e “Gigolò per caso” (2023). Il 11 maggio 2021, ha ricevuto il premio David di Donatello alla carriera.

Sandra Milo, un’icona intramontabile, è scomparsa il 29 gennaio 2024 a 90 anni nella sua casa a Roma, lasciando dietro di sé un’eredità artistica che ha contribuito a definire l’identità del cinema italiano.

Emma Bonino

Emma Bonino

  • Gennaio 26, 2024
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Emma Bonino, nata a Bra il 9 marzo 1948, rappresenta una figura di spicco nella politica italiana, con un notevole impatto nel panorama del radicalismo liberale e del femminismo.

Dal 1976, ha costantemente ricoperto ruoli di grande responsabilità: deputata alla Camera, membro del Parlamento europeo, senatrice, commissaria europea (1995-1999), Ministro del commercio internazionale e delle politiche europee (2006-2008), vicepresidente del Senato (2008-2013), e Ministro degli affari esteri (2013-2014).

La sua attività politica non si limita all’Italia: Bonino è stata presidente del Partito Radicale Transnazionale dal 1989 al 1993 e ha contribuito alla fondazione di organizzazioni internazionali come l’International Crisis Group. È celebre per essere stata ideatrice della Corte penale internazionale e delegata italiana all’ONU per la moratoria sulla pena di morte. Ha fondato l’organizzazione “Non c’è pace senza giustizia” per l’abolizione delle mutilazioni genitali femminili.

La sua carriera politica è stata caratterizzata da una forte attenzione ai diritti civili, con impegno per la democrazia e la giustizia a livello globale. Bonino ha sostenuto campagne per referendum, diritti civili nell’Europa dell’Est e la creazione di una Corte penale internazionale.

Nel 2013, è diventata Ministro degli affari esteri nel governo Letta, diventando la seconda donna a ricoprire questo incarico nella storia italiana. Successivamente, nel 2018, è stata rieletta al Senato con +Europa.

Bonino ha affrontato sfide personali, come la sua battaglia contro un tumore al polmone, annunciando nel 2023 la sua guarigione dopo otto anni.

Emma Bonino è una voce autorevole nella politica italiana e internazionale, con un lungo e significativo percorso di impegno per i diritti umani, la pace e la giustizia.

GUARDA LE FOTO DI EMMA BONINO

John Kerry ed Emma Bonino
John Kerry ed Emma Bonino

09052013 Roma Ministero Esteri Conferenza stampa del Ministro Emma Bonino e del Segretario di Stato USA John Kerry

John Kerry ed Emma Bonino
John Kerry ed Emma Bonino

09052013 Roma Ministero Esteri Conferenza stampa del Ministro Emma Bonino e del Segretario di Stato USA John Kerry

Gigi Riva

Gigi Riva

  • Gennaio 22, 2024
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Luigi Riva, noto come Gigi, ha segnato indelebilmente la storia del calcio italiano come uno dei migliori calciatori di tutti i tempi. Nato il 7 novembre 1944 a Leggiuno, ha intrapreso una carriera straordinaria nel mondo del calcio, sia come attaccante di talento che come dirigente sportivo. Il 22 gennaio 2024, il calcio italiano ha perso una leggenda, ma il suo lascito rimane eterno.

Gigi Riva ha iniziato il suo percorso calcistico nelle fila del Legnano, per poi legare gran parte della sua carriera agonistica al Cagliari. Militando ininterrottamente dal 1963 al 1977, ha impresso il suo nome nella storia del club con 208 reti, un record assoluto ancora oggi. La stagione epica del 1969-70 lo ha visto contribuire alla vittoria dello scudetto, dove si è anche laureato capocannoniere del torneo.

Oltre ai trionfi con il Cagliari, Gigi Riva è stato un faro per la Nazionale Italiana. Con 35 gol in 42 presenze, è tutt’oggi il miglior marcatore di sempre. Ha sollevato la Coppa Europea nel 1968 e raggiunto la finale mondiale nel 1970. La sua dedizione al calcio è perdurata anche nel ruolo di team manager della Nazionale dal 1990 al 2013.

Nel 1999, World Soccer lo ha collocato tra i migliori calciatori del XX secolo, mentre nel 2011 è entrato a far parte della Hall of Fame del calcio italiano. La sua immensa contribuzione è stata riconosciuta anche con la cittadinanza onoraria di Cagliari nel 2005 e il ritiro ufficiale della maglia numero undici.

La vita di Gigi Riva è stata segnata da sfide personali. Cresciuto in un contesto di modesta disponibilità economica, ha perso il padre in un tragico incidente sul lavoro. Nonostante le difficoltà, il suo talento calcistico ha brillato, diventando una forza iconica del calcio italiano.

Soprannominato “Rombo di Tuono” per la potenza del suo tiro, Gigi Riva era un attaccante completo. Mancino naturale, era noto per la sua abilità nell’acrobazia, nel gioco aereo e nella precisione sotto rete. La sua intensità agonistica e la velocità nello scatto lo rendevano una forza imparabile in campo.

La sua eredità non si esaurisce con la sua morte nel gennaio 2024. Gigi Riva rimarrà per sempre nei cuori degli appassionati di calcio come un’icona indiscussa, il cui impatto sul gioco e sulla cultura calcistica italiana sarà eterno.

GUARDA LE FOTO DI GIGI RIVA

Alberto Sordi vota nel 1958 per le elezioni politiche in Italia - Foto di Carlo Riccardi

Italia al voto: quando il web era la strada

  • Gennaio 17, 2024
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Esplora l’affascinante viaggio attraverso la storia politica italiana con l’esclusiva Mostra Fotografica “Italia al voto: quando il web era la strada“. Un’opportunità unica di vedere una raccolta iconica di immagini, narrata dalla prospettiva straordinaria del fotoreporter Carlo Riccardi, che cattura il cuore e l’anima dell’Italia durante il dopoguerra e il boom economico.

Una collezione esclusiva di immagini che testimoniano il vibrante rapporto degli italiani con la politica e le elezioni. Il fascino dell’evoluzione della comunicazione elettorale nel tempo: dalle prime campagne ai giorni nostri, con un’analisi approfondita condotta dalla redazione dell’Archivio Riccardi.

Ogni foto diventa un pezzo di storia da possedere, da comizi oceanici a manifesti iconici, il tutto confezionabile in un’esperienza digitale immersiva. Questa collezione unica è una testimonianza visiva di come la comunicazione politica ha plasmato il nostro presente.

Con la mostra, i visitatori ottengono l’accesso esclusivo a contenuti speciali, come interviste con esperti di social media e fotografi attivi nella politica contemporanea.

Entra nel mondo di “Italia al voto: quando il web era la strada” e porta nel tuo territorio un pezzo tangibile della storia politica italiana: contattaci per maggiori informazioni e offri un’esperienza che avvicini i cittadini alla loro storia politica locale.